Turandot

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Coro del Teatro Nazionale
Orchestra del Teatro Nazionale
Balletto dell'Opera del Teatro Nazionale
Coro Kühn di Praga
Coro dei bambini della Filarmonica di Praga


L’ultima opera di Giacomo Puccini, Turandot, può essere considerata “l’ultimo dei Mohicani” dell’età d’oro dell’opera romantica italiana. Il più grande degli eredi di Verdi, il compositore, tuttavia, non si è impantanato in questa tradizione, ma ha continuato a svilupparla e ad arricchirla con coraggio con i sapori dei nuovi stili artistici emersi tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento. Di conseguenza la sua Turandot, scritta tra il 1921 e il 1924, non presenta molti tratti romantici.

Puccini basò l'opera sull'omonima commedia dell'arte di Carlo Gozzi, un autore molto ammirato dagli artisti d'avanguardia del primo Novecento. Il soggetto proviene dalla Persia o dalla Mongolia, le cui culture erano ammirate soprattutto dai cultori dello stile decorativo, mentre la storia del libretto è ambientata nella Pechino medievale e mette in primo piano elementi fiabeschi, o per meglio dire mitologici, prediletti dai simbolisti. Il tema dell'amore appassionato, essenziale per l'opera romantica, è velato nei misteriosi motivi del ghiaccio, del fuoco, della luna, mentre una fiamma erotica divampa enigmatica insieme a un odio intenso e incessante, che ci aspetteremmo piuttosto fosse presente in opere ispirate alla decadenza o psicoanalisi.

Eppure, tutto ciò che, nonostante il suo modernismo, conferisce a Turandot il segno distintivo dell'opera romantica è il linguaggio musicale di Puccini, che comprende anch'esso molte sfaccettature "eccentriche" - che vanno dalle parafrasi orientali, attraverso un suono orchestrale brutale, armonie dissonanti fino a cori e scene d'insieme estremamente complesse. – ma ciò che prevale è la magistrale invenzione melodica di Puccini nello spirito dell'eredità dei suoi grandi predecessori operistici italiani, ma assolutamente originale – in generale, pucciniana.

Programma e cast

Direttore d'orchestra: Jaroslav Kyzlink

Turandot-Maida Hundeling

Timur - František Zahradníček

Kalaf - Michal Lehotský

Liu-Yukiko Kinjo

Ping - Jiří Hájek

Pang - Jaroslav Březina

Pong - Martin Šrejma

Mandarino - Voce romana

Altoum - Jan Vacík

Principe di Persia - Martin Dvořák

 

Squadra creativa

Regia e scenografia - Zuzana Gilhuus

Costumi - Boris Hanečka

Coreografia – Martin Dvořák

Progettazione della luce - Martin Bronec

Maestro del coro - Pavel Vaněk

Drammaturgia - Ondřej Hučín

 

Durata approssimativa: 2 ore e 45 minuti, 2 minuti di intervallo (20 minuti)

Lingua: In italiano, sopratitoli in ceco, inglese

Teatro Nazionale di Praga

Il Teatro Nazionale di Praga (in ceco, Národní Divadlo) è il più famoso teatro d'Opera boemo ed è considerato monumento nazionale della Repubblica Ceca. Ivi - nella parte annessa del più antico Teatro degli Stati - furono messe in scena per la prima volta nel 1787 il Don Giovanni e nel 1791 La clemenza di Tito, capolavori operistici di Mozart.

 

Storia e descrizione

 

L'Opera di Praga fa parte del patrimonio storico e culturale ceco ed è simbolo di una ricca tradizione artistica e musicale sostenuta da sempre dalle più importanti personalità della società boema. Il progetto fu proposto fin dall'inizio del Risorgimento e cominciò ad essere avviato verso la seconda metà dell'Ottocento quando il Comitato per la costruzione del Teatro Nazionale organizzò le prime raccolte fondi. Nel 1862 fu costruito sul terreno vicino allaMoldava il cosiddetto "Teatro provvisorio", che più tardi divenne parte integrante del edificio. Il 16 maggio 1868 fu posta la prima pietra della struttura e la fabbrica fu affidata all'architetto Josef von Zítek. Il teatro quasi finalizato fu aperto 11 giugno 1881 e, due mesi dopo, probabilmente per colpa di alcuni lattonieri imprudenti, prese fuoco, distruggendo il tetto. Per fortuna, in un solo mese, i cittadini di Praga raccolsero un milione di corone d'oro per la sua ricostruzione e, dopo altri due anni, la "cappella d'oro" fu riparata secondo i progetti di Josef Schulz, potendo così riaprire al pubblico il 18 novembre 1883 con l'opera Libuše di Bedřich Smetana. Al giorno d'oggi il Teatro Nazionale consta di tre complessi artistici - opera, balletto e teatro - che alternano vicendevolmente le loro esibizioni nello storico edificio del Teatro Nazionale, nel Teatro di Stato ed al Teatro Kolowrat. Tutte e tre le ensemble selezionano il loro repertorio non solo fra il ricco patrimonio classico, ma prestano attenzione anche sulla produzione artistica moderna.

 

In auto 

Al centro (OldTown), approccio su Masarykovo nábřeží (Masaryk terrapieno) nella direzione dalla Casa Danzante, all'incrocio di fronte al Teatro Nazionale girare a destra per via Divadelní e poi ancora a destra per via Ostrovní al parcheggio Teatro Nazionale . Il parcheggio costa 50 CZK / h. 

Con il tram 

Per il giorno tram nn 6, 9, 18 e 22 e la notte i tram numeri 53, 57, 58, 59 fino alla fermata "Národní Divadlo" - di fronte al palazzo storico NT; per giorno il tram n ° 17 fino alla fermata "Národní Divadlo". 

In metro 

Per la stazione "Můstek", linea B (gialla), e poi a piedi su strada Národní; o per la stazione "Karlovo namesti" e poi due fermate di tram n ° 6, 18 o 22 fino alla fermata "Národní Divadlo". Per la stazione "Staroměstská", linea A (verde), e poi due fermate di tram n ° 17 fino alla fermata "Národní Divadlo".

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