Salomè

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Febbraio 2026 Next
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Dramma musicale in un atto basato sulla poesia omonima di Oscar Wilde (1905)
Consigliato dai 16 anni in su
In tedesco con sovratitoli in tedesco e inglese.

 

“Il segreto dell’amore è più grande del segreto della morte” (Salomè)
“Quanto è bella la principessa Salomè stasera!”. Il dramma francese di Oscar Wilde, trasformato dallo stesso compositore in libretto d’opera, fu un colpo di genio del fin de siècle, uno scandalo da una parte e un successo assoluto dall’altra, sia artistico che finanziario, che permise a Richard Strauss di acquistare la sua villa a Garmisch. Salomè chiede la testa del profeta Giovanni Battista, che l’ha respinta, al suo lussurioso patrigno – e vincolato da un giuramento, lui non può negargliela. Così muore il zelante ammonitore e con lui la principessa viene distrutta – “Uccidete questa donna!”. Krzysztof Warlikowski è convinto che Salomè racconti molte contraddizioni del periodo di origine, ma anche che molto di ciò che all’epoca era ancora futuro venga scartato: “Non conta solo l’opera in sé, sia di Wilde sia di Strauss, ma l’intero contesto, che il Cristianesimo e la storia del XX secolo aggiungono all’opera.”

 

Sinossi
Salomè non sopporta più le feste del patrigno Erode, ma non può fuggire dalla sua casa. Nel suo turbamento appare particolarmente bella a Narraboth, che a stento riesce a distogliere lo sguardo da lei. La voce di un uomo prigioniero di Erode cattura l’attenzione di Salomè. Quest’uomo, chiamato Iokanaan, profetizza la fine del mondo e l’inizio di una nuova era. Salomè convince Narraboth a disobbedire a Erode e organizzare un incontro con Iokanaan. Lui denuncia la corruzione della famiglia di Salomè; i suoi ammonimenti morali severi accrescono però l’interesse di Salomè, che sfocia in un desiderio carnale rifiutato da Iokanaan. Narraboth, testimone della scena, si suicida. Iokanaan consiglia a Salomè di cercare salvezza e redenzione in Cristo. Lei invece insiste nel desiderio carnale, e lui la maledice ripetutamente. Salomè resta sconvolta.

Erode cerca Salomè e trova Narraboth morto, il che lo spaventa. Davanti a sua moglie Erodiade, lui corteggia apertamente la figlia. Le condanne veementi di Iokanaan contro Erodiade e il suo comportamento immorale scatenano un dibattito su Dio e il profeta. Quando Iokanaan chiede che Erodiade venga severamente punita, lei perde il controllo e ordina a Erode di imbavagliare Iokanaan. Come se nulla fosse, Erode vuole vedere Salomè danzare e le promette qualsiasi desiderio in cambio. Contro la volontà della madre, lei accetta.

Balla come se la vita le dipendesse.

Poi chiede la testa di Iokanaan come ricompensa. Erode ha scrupoli a uccidere un uomo santo. Salomè però rifiuta tutte le altre offerte e pretende il rispetto della parola data. Erode cede. Ordina di uccidere Iokanaan e portarne la testa a Salomè.

Salomè tenta di comprendere amore e morte, bacia le labbra di Iokanaan, per un attimo crede di aver trionfato, poi realizza che la sua morte è vicina.

 

Programma e cast

Durata ca. 1 ora e 45 minuti

Direttore d’orchestra: Thomas Guggeis
Regista: Krzysztof Warlikowski
Assistente alla produzione: Marielle Kahn
Scenografa: Małgorzata Szczęśniak
Luci: Felice Ross
Video: Kamil Polak
Coreografo: Claude Bardouil
Drammaturgo: Miron Hakenbeck, Malte Krasting

Erode: Gerhard Siegel
Erodiade: Claudia Mahnke
Salomè: Asmik Grigorian
Iocano: Wolfgang Koch
Narraboth: Joachim Bäckström
Un paggio di Erodiade: Avery Amereau
Primo ebreo: Ya-Chung Huang
Secondo ebreo: Tansel Akzeybek
Terzo ebreo: Frederick Ballentine
Quarto ebreo: Kevin Conners
Quinto ebreo: Roman Chabaranok
Primo nazareno: Martin Snell
Secondo nazareno: Lucas van Lierop
Primo soldato: Paweł Horodyski
Secondo soldato: Bálint Szabó
Un cappadocio: Armand Rabot
Una schiava: Iana Aivazian
La Morte: Peter Jolesch

Orchestra Statale Bavarese

Nationaltheater

Il Nationaltheater (Teatro Nazionale) è un teatro di Monaco di Baviera, sito nella Max-Joseph-Platz.

 

Il teatro venne commissionato da Massimiliano I e il progetto venne affidato all'architetto Karl von Fischer, che lo ultimò nel 1818. L'edificio venne distrutto da un incendio nel 1823 e venne riedificato nel 1825, su progetto di Leo von Klenze. In quella particolare situazione, per riedificare il teatro fu autorizzata una eccezionale tassa su tutta la birra prodotta a Monaco di Baviera. L'edificio venne costruito in stile neoclassico, ispirandosi all'architettura dei templi greci. Anche l'interno del teatro rispetta i canoni della classicità greca. L'auditorium ha una forma circolare ed è decorato in rosso porpora, avorio, oro e azzurro. È circondato da cinque ordini di palchi, con al centro il palco reale.

 

Il Nationaltheater è molto facile da raggiungere sia in auto che con i mezzi pubblici MVV. 

 

Con i mezzi pubblici MVV 

S-Bahn: S 1-8 Marienplatz 
U-Bahn: U 3, 6 Marienplatz, U 3-6 Odeonsplatz 
Bus: 52, 131 Marienplatz, 100 Odeonsplatz 
Straßenbahn: 19 Nationaltheater 

Il giorno dello spettacolo, titolari di biglietti regolari hanno il diritto di utilizzare il trasporto pubblico fornito dal Münchner Verkehrsverbund (MVV). Il servizio inizia alle 03:00 rispettivamente tre ore prima dello spettacolo inizia e termina con l'ora del MVV chiusura. 

 

In auto 

Prendere la Altstadt-Ring per Maximilianstraße. 

Garage Max-Joseph-Platz: aperto Lunedi alla Domenica dalle 06:00 a 02:00 

È possibile usufruire dello speciale teatro parcheggio di Euro 10, - da 06:00 a 08:00 presentando i biglietti di ammissione.

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