Orlando

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ORLANDO – Georg Friedrich Händel 1685–1759 | Versione in forma di concerto
Opera in tre atti

Libretto anonimo, basato sul libretto di Carlo Sigismondo Capece per
L’Orlando, ovvero La gelosa pazzia
e sul poema Orlando furioso di Ludovico Ariosto

 

Orlando, elogio della follia nell’Età dei Lumi

 

Andata in scena per la prima volta il 27 gennaio 1733 al King’s Theatre di Haymarket a Londra, questa composizione segna la reazione di Händel, in veste di impresario, al fallimento nel 1728 della Royal Academy of Music, istituzione per la quale aveva lavorato per dieci anni. La riscrittura del libretto di Carlo Sigismondo Capece, basato sull’Orlando furioso (1533) di Ludovico Ariosto, confermò una tendenza già avviata nelle opere precedenti: sia nella scelta di adottare un testo già messo in musica (da Alessandro Scarlatti nel 1711), sia nell’eliminazione dei personaggi secondari e nell’inserimento di ambientazioni fantastiche. Ciò è garantito dalla figura del protagonista, un cavaliere crociato di Carlo Magno, impazzito per amore della sua dama Angelica e riportato alla ragione da un mago “illuminato” dal nome filosofico, Zoroastro; un personaggio totalmente inventato che introduce elementi di razionalismo di moda nel XVIII secolo e funge, nella sua veste magica, da deus ex machina finale.

 

In questa stagione Marc Minkowski prolunga la sua collaborazione con Les Arts grazie al ritorno della sua orchestra su strumenti d’epoca, Les Musiciens du Louvre. Dopo le indimenticabili serate dedicate a Mitridate e Alcina, è ora la volta dell’Orlando di Händel, eseguito in forma di concerto da voci straordinarie come quella della giovane mezzosoprano francese Aude Extrémo, il cui timbro opulento e scuro è ideale per il temperamento tragico e passionale del protagonista. La compassionevole ma ferma Angelica, che respinge l’amore di Orlando, è interpretata dal soprano Ana María Labin, apprezzata interprete di repertorio barocco e mozartiano e collaboratrice abituale di Minkowski. Il suo amato Medoro è interpretato dal controtenore ucraino Yuriy Mynenko, esperto nelle opere di Händel, che ha eseguito al Festival di Salisburgo e al Concertgebouw.

Programma e cast

Direttore: Marc Minkowski

 

Orlando – Aude Extrémo
Angelica – Ana Maria Labin
Medoro – Yuriy Mynenko
Dorinda – Alina Wunderlin
Zoroastro – Edward Jowle

 

Les Musiciens du Louvre

Palau de les Arts Reina Sofía

Il Palau de les Arts Reina Sofía è un maestoso edificio progettato dall'architetto valenciano Santiago Calatrava. La sua forma scultorea è altamente simbolica.
L'architettura innovativa di questo edificio di 40.000 metri quadrati, alto 75 metri, ospita quattro sale per l'opera, la musica, il balletto e il teatro.
Le piattaforme si proiettano a diversi livelli con passaggi e giardini mediterranei. L'accesso alle diverse aree avviene tramite ascensori panoramici e scale situate all'interno delle pareti metalliche dell'edificio. Il contrasto tra la struttura in lamiera opaca e gli atri in vetro produce sensazioni sempre diverse quando si cammina per l'edificio.

Il pennacchio metallico, piantato sulla passerella all'ingresso principale del Palau de les Arts, sembra fluttuare sopra la struttura. Questa passerella sopraelevata, raggiungibile tramite due diverse scale, è lunga 56 metri ed è situata all'estremità occidentale dell'edificio. Dall'ingresso principale, dove si trova il Box Office, due corridoi simmetrici conducono all'atrio della Sala Concerti Principale.

Solo un punto di sostegno sostiene il pennacchio sopra l'edificio a forma di mandorla, lasciando l'estremità orientale della penna fluttuante a mezz'aria, sfidando la gravità.
Il cemento bianco fine ricopre i grandi supporti strutturali metallici dell'edificio, mentre piastrelle di mosaico rotte (trencadís) sono state utilizzate per decorare i gusci esterni, le pareti e le piscine riflettenti del Palau.
Il Palau è circondato da oltre 60.000 metri quadrati di giardini, viali e 11.000 metri quadrati d'acqua nelle piscine riflettenti sottostanti.

 

Come arrivare qui

Indirizzo: Av. del Professor López Piñero, 1, Quatre Carreres, 46013 València, Valencia, Spagna

Trasporto pubblico

Autobus: linee EMT: 1, 13, 15, 19, 25, 35, 40, 95 e 99.
Maggiori informazioni

Metropolitana: la fermata più vicina è Ciutat Arts i Ciències – Justícia (linea 10). Inoltre, puoi utilizzare la fermata Alameda (linee 3 e 5) ed è una passeggiata di 20 minuti attraverso i Giardini del Turia.

Taxi

Posteggio dei taxi in Plaza Monteolivete

Bicicletta

Valenbisi, con stazioni in Avda. de La Plata (Museo Fallero) e Autopista del Saler- Puente de Monteolivete

Parcheggio più vicino

Parcheggio L'Umbracle

Il parcheggio più vicino si trova a L’Umbracle, sempre all’interno della Città delle Arti e delle Scienze. Questo parcheggio ha una capacità di 665 auto e 25 autobus.

Accessibilità

Le quattro sedi del Palau de les Arts Reina Sofía dispongono di aree riservate esclusivamente alle persone che necessitano dell'uso di sedia a rotelle.

Questi posti non sono compresi nelle vendite generali e non sono prenotabili: il loro utilizzo viene stabilito seguendo l'ordine di richiesta. Nel caso di persone con grado di disabilità riconosciuto, e che necessitano di essere accompagnate da un'altra persona, sia il titolare che l'accompagnatore potranno beneficiare delle promozioni rivolte a questa fascia.

Allo stesso modo, il teatro offre un servizio di supporto per sedie a rotelle, da e verso l'ingresso principale dell'edificio in Avenida López Professor Piñero. Questo servizio deve essere richiesto una settimana prima dello spettacolo.

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