La Calisto
Maggio 2026 | ||||||
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La Calisto – Francesco Cavalli | Opera
Durata: circa 2h45
Cantata in italiano, con sopratitoli in francese/inglese.
Rappresentazione con audiodescrizione: mercoledì 6 maggio 2026, 19:30
Le delizie amorose nel regno di Giove sotto la direzione di Sébastien Daucé.
Il libretto di La Calisto di Cavalli è tratto dalle Metamorfosi di Ovidio, una straordinaria bibbia pagana in cui il desiderio in tutte le sue forme presiede alla creazione del mondo. È così anche per la costellazione dell'Orsa Maggiore, formata dalla ninfa Calisto quando fu trasformata in orsa dalla gelosa Giunone. Quasi un secolo prima della creazione della Semele di Händel o della sua gemella Platée di Rameau, La Calisto si impone come una delle prime messe in musica degli amori stravaganti di Giove, il Don Giovanni dell'Olimpo. Questa Calisto è uno dei più bei gioielli dell'opera veneziana, caratterizzata dalla mescolanza di generi e situazioni: tenerezza, languore, equivoci, dissolutezza, lussuria, tradimento, gelosia… E se l'Olimpo fosse solo uno specchio del mondo umano?
Trama
Atto 1
Dopo aver abbattuto Fetonte che con il carro del Sole ha incendiato il mondo, Giove scende sulla terra con Mercurio per far tornare in vita la natura. I due s'imbattono in Calisto, ninfa devota a Diana, di cui Giove s'innamora perdutamente: di fronte alle sue lusinghe, Calisto si schermisce ritrosa, in quanto la sua devozione a Diana le impone la castità. Mercurio, una volta fuggita la ninfa, consiglia a Giove di tramutarsi in Diana per poter avvicinare la ragazza. L'inganno sortisce l'effetto: Giove si approccia a Calisto tramutato in Diana, e la ninfa si lascia si concede alla tanto amata dea.
Nel frattempo, la vera Diana è impegnata a ripopolare le foreste ricresciute degli animali sfuggiti al grande incendio; la segue la fida ancella Linfea, e, da lontano, il pastore Endimione, di lei innamorato. Diana stessa ricambia i sentimenti del giovane, ma la sua proverbiale castità le impone di fuggire i vezzi dell'amore. Una volta allontanato il desolato Endimione, Diana e Linfea sono raggiunte da Calisto che, ancora ingannata, si rivolge alla divinità ricordandole i momenti di amore goduti poco prima. Diana, sdegnata, allontana dal suo corteggio la ninfa, lasciando Calisto sola a piangere.
Di Diana è innamorato anche Pan, che si strugge perché il suo amore non è ricambiato e teme di avere un rivale. Il seguito dei suoi satiri si offre di presidiare i boschi per scoprire se Diana ami effettivamente qualcuno.
Atto 2
Sulla cima del monte Liceo, Diana ritrova Endimione, addormentato: al suo risveglio, la dea non resiste e gli confessa il suo amore. Il loro incontro è tuttavia spiato da uno dei satiri di Pan, che corre a riportare tutto al suo padrone.
Nel frattempo, Giunone, moglie di Giove, scende sulla terra: sa che il marito, assente dall'Olimpo da lungo tempo, è impegnato in nuove conquiste, ed è in cerca di vendetta. Per puro caso la dea incontra Calisto, ancora disperata e, dapprima mossa a pietà, chiede alla ragazza qual è il motivo del suo pianto: dal suo racconto, Giunone capisce che Calisto è il nuovo bersaglio amoroso del marito infedele, tramutatosi in Diana per sedurla.
L'arrivo di Mercurio e di Giove, ancora mutato in Diana, confermano il sospetto di Giunone: Calisto, dubbiosa ma ancora innamorata, cede alle lusinghe. Giove dà appuntamento alla ninfa alle fonti del fiume Ladone, e Calisto parte al luogo prefissato. Giunone si svela, e affronta Mercurio e Giove: quest'ultimo cerca di recitare anche con la moglie tradita la parte di Diana, causando lo sdegno di Giunone, che si allontana.
A complicare la vicenda giungono prima Endimione, che si mette ad amoreggiare con la finta Diana, e poi Pan col suo seguito: il dio dei boschi cattura il pastore, minacciando Diana di vendicarsi sul suo amante. Giove e Mercurio, invece che assistere il povero Endimione, fuggono, lasciando il pastore nelle grinfie del vendicativo Pan.
Atto 3
Calisto arriva alla fonte del Ladone, in attesa dell'amata: ma invece di Diana arriva Giunone con un seguito di Furie, che tramutano la ragazza in orsa. Giunone parte nuovamente, raccomandando alle Furie di sorvegliare l'orsa, ma l'arrivo di Giove e Mercurio scaccia le divinità infernali: Giove, per ricompensare gli affanni della povera ninfa, promette a Calisto che, una volta morta, verrà premiata in cielo, a dispetto della rabbia di Giunone.
Nel frattempo, la vera Diana arriva e salva Endimione dalle grinfie di Pan, e scaccia il dio dei boschi con il suo seguito: allo scornato Pan non resta che vendicarsi rendendo pubblica la lussuria di Diana.
L'opera si conclude nell'empireo, con la trasformazione di Calisto in una costellazione, l'Orsa maggiore.
Programma e cast
Sébastien Daucé | Direttore
Jetske Mijnssen | Regia
Julia Katharina Berndt | Scenografia
Kathrin Brunner | Drammaturgia
Hannah Clark | Costumi
Bernd Purkrabek | Luci
Lauranne Oliva | Calisto
Zachary Wilder | Linfea
Paul-Antoine Bénos-Djian | Endimione
Milan Siljanov | Giove / Diana
Dominic Sedgwick | Mercurio
Anna Bonitatibus | Giunone / Eternita
Giuseppina Bridelli | Diana
Petr Nekoranec | Natura / Pane / Coro
NN | Satirino / Coro / Furia
José Coca Loza | Silvano
Ensemble Correspondances
Nuova produzione del Festival di Aix-en-Provence
Coproduzione Théâtre des Champs-Élysées | Ensemble Correspondances | Opéra de Rennes | Angers-Nantes Opéra | Théâtre de Caen
In collaborazione con france.tv
Théâtre des Champs-Élysées
Il Palazzo
Il Théâtre des Champs -Elysées è senza dubbio uno dei più bei luoghi di Parigi . Costruito nel 1913 , ha la particolarità di essere stato progettato da un gruppo di artisti architetti Henry Van de Velde e Auguste Perret , il pittore e scultore Antoine Bourdelle , il pittore Maurice Denis , e il cristallo -René Lalique turistiche citare i principali . Egli fu il primo teatro parigino ad essere costruita interamente in cemento armato.
Restauro della Sala Grande dedicata a spettacoli di opera , concerti sinfonici e di danza è stata decisa nel 1985 . Due anni più tardi , il 23 settembre 1987, il teatro ha riaperto i battenti , completamente ristrutturato . Quindici anni dopo questo importante lavoro si è deciso di intraprendere una nuova campagna di ristrutturazione , ma per evitare la completa chiusura del teatro per l'intera stagione , il lavoro è ora effettuata dopo passo durante l'estate. Poi è di sostituire le attrezzature di invecchiamento, per porre rimedio a portare alcune parti del teatro e migliorare il comfort spettatore e gli artisti durante la loro visita . Così , negli ultimi anni, tra cui i lavori di ristrutturazione della facciata in marmo , sostituendo la moquette in camera con pavimenti in legno , l'installazione di un nuovo concerto in legno completamente decorata ad un significativo miglioramento della acustica, la buca dell'orchestra e lo stadio di seguito .
Il Théâtre des Champs - Elysées è oggi un moderno strumento di lavoro che riceve ogni anno circa 300.000 spettatori e un paio di migliaia di artisti e collaboratori .
Il Théâtre des Champs - Elysées , il gioiello dell'architettura francese del XX secolo , è stato nel 1953 uno dei primi edifici del patrimonio architettonico contemporaneo per essere classificati come monumenti storici . Dal 1970 la Caisse des Dépôts possiede l' intero edificio 15 avenue Montaigne e patrono principale del teatro .
Come raggiungerci:
Metropolitana: Alma-Marceau (linea 9), Franklin D.Roosevelt (linea 1), Pont de l'Alma (linea RER C)
Autobus: n ° 42, 63, 72, 80, 92
Taxi: Place de l'Alma, all'angolo di avenue George V
Parcheggio: Alma George V. L'ingresso è di fronte alla n ° 19, avenue George V
Tasso fisso a seconda della lunghezza dello spettacolo. Il pagamento entrando.