Il lago dei cigni
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LAGO DEI CIGNI | Rudi van Dantzig – Toer van Schayk / Pyotr Ilyich Tchaikovsky
Balletto classico in tre atti
Durata dello spettacolo: 3 ore e 45 minuti, con 2 intervalli.
Il primo balletto di Tchaikovsky è il pezzo classico più amato nella letteratura del balletto: mentre le difficoltà dell'amore tra un principe costretto al matrimonio e una fanciulla trasformata in un cigno sono una delle favole romantiche russe più affascinanti, il pezzo fallì comunque alla sua prima nel 1877. I coreografi della prima non erano all'altezza del genio di Tchaikovsky. Fu la coreografia di Marius Petipa e Lev Ivanov a portare fama al pezzo e a stabilire una tradizione, e la maggior parte delle compagnie danza ancora oggi il pezzo seguendo questo schema. Rudi van Dantzig e Toer van Schayk rivedettero quest'opera classica nel 1988.
Nella produzione del Balletto Nazionale Ungherese, la stessa ballerina interpreta sia Odette – il cigno bianco puro e innocente – sia Odile – il cigno nero seducente e manipolativo.
Trama
La maggior parte delle produzioni mette in scena l'allestimento del 1895 ad opera di Marius Petipa.
Prologo
Il movimento che introduce il balletto è una breve sintesi musicale ed emotiva del dramma, che rimpiazza la tradizionale ouverture. La melodia d'apertura è il primo tema del cigno, in esso risuona già una delle scale discendenti che si incontreranno poi in tutto il balletto. Queste scale alludono al destino che incombe sui due amanti, a cui non potranno sottrarsi. Il movimento agitato che appare simboleggia il sortilegio del mago Rothbart su Odette e la sua trasformazione in cigno. In talune revisioni librettistiche e coreografiche, comunque non conformi all'originale, la breve scena viene rappresentata sul palcoscenico, come antefatto (ad esempio in Nicholas Beriozoff, Milano, 1964).
Atto I
Allegro giusto. In un giardino di fronte al palazzo reale, il principe Siegfried festeggia con i suoi amici il suo compleanno. (Valse: Tempo di valzer). Si avvicinano delle contadine per porgergli gli auguri e lo intrattengono con le loro danze. Allegro moderato. Arriva la Regina Madre che regala al figlio una balestra, dato che egli è molto amante della caccia, e lo esorta a trovarsi una sposa tra le ragazze che lei ha invitato al ballo del giorno dopo. Alla sua uscita, le danze dei contadini riprendono con due divertissement, posti al di fuori dell'intreccio. La festa continua con scherzi e balli del giullare di corte. (Finale I). Gli ospiti rientrano nel castello, il principe Siegfried e i suoi amici decidono di andare a caccia e, imbracciato l'arco, s'inoltrano nella foresta. Appare il secondo tema del cigno, più precisamente della "fanciulla cigno".
Atto II
Moderato. Sulle acque di un lago nuotano i cigni, in realtà bellissime fanciulle stregate dal malvagio mago Rothbart, che possono assumere forma umana solo la notte. Siegfried e i suoi amici li contemplano sotto la luce della luna. Questo numero, ideato come entr'acte, divenne in seguito un tableau scenico. Allegro moderato. I cacciatori prendono la mira, ma proprio in quel momento i cigni si trasformano in fanciulle (Moderato). La loro regina, Odette, narra al principe la loro triste storia. Esse sono infatti vittime di un sortilegio del perfido stregone Rothbart. Di giorno prendono le sembianze di cigni e solo di notte, sulle sponde di un lago incantato (creato dalle lacrime della madre di Odette), possono riprendere le loro vere sembianze. Solo una promessa di matrimonio potrà sciogliere l'incantesimo che le tiene prigioniere.
Allegro vivo. Rothbart entra in scena e il principe Siegfried minaccia di ucciderlo, ma Odette lo ferma: se venisse ucciso prima che l'incantesimo si spezzi, la magia non potrà più essere annullata.
Allegro - moderato assai quasi andante. Rothbart se ne va e le ragazze cigno riempiono la radura.
Danses des cygnes Siegfried, stregato dalla bellezza di Odette, la implora di prendere parte al ballo del giorno dopo, in cui egli dovrà scegliere una sposa. Ha inizio un divertissement, parte essenziale dell'intreccio, composto dalle danze delle fanciulle cigno e da un pas d'action, la cui musica è tratta dall'opera giovanile Undina, dove Siegfried e Odette si giurano eterno amore. È l'alba e le fanciulle si ritrasformano in cigni.
Atto III
Nella sala da ballo del castello entrano gli invitati, accolti dalla Regina Madre e da Siegfried. Iniziano i festeggiamenti. Gli squilli di tromba annunciano l'arrivo delle sei ragazze aspiranti pretendenti del principe. Siegfried si rifiuta di scegliere, quand'ecco che uno squillo di tromba annuncia l'arrivo di nuovi ospiti.
Allegro, Allegro giusto. Si tratta del mago Rothbart e della figlia Odile che, grazie a una magia del padre, ha assunto l'aspetto di Odette. L'intento del mago è quello di far innamorare Siegfried di Odile, in modo da mantenere per sempre Odette in suo potere. La musica espone il tema del fato e il motivo della "fanciulla cigno" suggerisce la somiglianza tra Odette e Odile, che il pubblico può comunque distinguere dal costume che nel caso di Odile è nero. Pax de six. Ciascuna ragazza balla una variazione per il principe. Seguono una serie di danze nazionali, una danza ungherese, una russa, una spagnola, una napoletana e una mazurka. Allegro, Tempo di valse, Allegro vivo. Con il suo fascino, Odile è riuscita a far innamorare Siegfried che la presenta alla madre come sua futura sposa e regina. Rothbart esultante si trasforma in una civetta e fugge dal castello che piomba nell'oscurità fra l'orrore degli invitati. Siegfried, resosi conto dell'inganno, scorge la vera Odette attraverso un'arcata del castello, e disperato si precipita nella notte alla ricerca della fanciulla.
Atto IV
Odette, morente, piange il destino crudele che la attende. Siegfried arriva da lei tentando di salvarla, ma una tempesta si abbatte sul lago e le sue acque inghiottono i due amanti. La bufera si placa e sul lago, tornato tranquillo, appare un gruppo di candidi cigni in alto volo.
Programma e cast
Direttori d’orchestra: Marcell Dénes-Worowski, Sámuel Csaba Tóth
Odette / Odile – Tatyjana Melnyik, Maria Yakovleva, Soobin Lee, Maria Beck, Anastasiia Konstantinova
Siegfried – Dmitry Timofeev, Louis Scrivener, Gergő Ármin Balázsi, Boris Zhurilov, Nathaniel Lillington
Rothbart – Vlagyiszlav Melnyik, Mikalai Radziush, Josue Moreno Lagarda, Luca Massara, Iurii Kekalo
Alexander – Alberto Ortega de Pablos, Viachaslau Hnedchyk, Valerio Palumbo, Dumitru Taran, Mattheus Bäckström
Ragazze del pas de trois – Yuki Wakabayashi, Miyu Takamori, Yuliya Radziush, Elena Sharipova, Nutsa Chekurashvili, Claudia García Carriera, Adrienn Horányi, Janka Dobra, Erina Yoshie, Adrienn Pap
Con il corpo di ballo del Balletto Nazionale Ungherese, l’Orchestra dell’Opera di Stato Ungherese e l’Istituto Nazionale di Balletto Ungherese
Coreografi: Toer van Schayk, Rudi van Dantzig
Scenografo: Toer van Schayk
Costumista: Toer van Schayk
Assistente scenografo: Ruud Lutgens
Luci: Jan Hofstra
Maestri di ballo: Eleonora Demichelis, Toer van Schayk, Caroline Iura
Maestri ripetitori: Cristina Balaban, Anastasia Dunets, James Forbat, Albert Mirzoyan, Győrgy Szirb
Teatro dell'Opera di Budapest
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Se tutti i posti sono esauriti per l'orario selezionato, ma desideri comunque vedere la nostra produzione in quel giorno, inizieremo a vendere 84 dei nostri posti in piedi estremamente convenienti 2 ore prima dell'inizio dello spettacolo, con i quali potrai visitare il galleria al 3° piano. I biglietti possono essere acquistati presso la biglietteria del Teatro dell'Opera e sulla nostra interfaccia online. Vorremmo richiamare la vostra attenzione sul fatto che il palco è visibile solo in misura limitata dai posti in piedi e dai sedili laterali, ma allo stesso tempo, il seguito dello spettacolo è supportato anche dalla trasmissione televisiva sul posto.
Il Teatro dell'Opera di Budapest (Magyar Állami Operaház in ungherese) è uno dei maggiori esempi di architettura neorinascimentale. Si trova a Pest in Andrássy út 20.
Costruito da Miklós Ybl tra il 1875 e il 1884, è un edificio riccamente decorato, ed è considerato uno dei suoi capolavori. In stile neorinascimentale con elementi barocchi, è arricchito con affreschi e sculture di Bertalan Székely,Mór Than e Károly Lotz.
Di fronte alla facciata vi sono le statue di Ferenc Erkel, compositore dell'inno nazionale, e del compositore classicoFranz Liszt, entrambe di Alajos Stróbl.
Gustav Mahler ne fu direttore dal 1888 al 1891.