Giulio Cesare
Giugno 2026 | ||||||
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Giulio Cesare – Georg Friedrich Händel | Opera
Durata complessiva: 3 ore e 30 minuti circa
Giulio Cesare in Egitto debuttò al King’s Theatre di Londra il 20 febbraio 1724. Al tempo Händel era il compositore più stimato in terra inglese nonché direttore della Royal Academy of Music che, dal 1719, promuoveva con successo l’opera italiana a Londra. Giulio Cesare, dramma musicale in tre atti su libretto di Nicola Francesco Haym, fu accolto da un grande trionfo seguito da tredici repliche con il teatro completamente esaurito. L’opera si basa sull'episodio storico della campagna in Egitto ingaggiata da Cesare per inseguire il nemico Pompeo dopo la battaglia di Farsalo. In Egitto Cesare incontrerà il re Tolomeo, scaltro e ingannevole, e la conturbante Cleopatra, che cercherà di sedurlo a proprio vantaggio salvo poi innamorarsi di lui veramente. L’opera rappresentava un campionario perfetto di meraviglie barocche: un cast vocale di prim’ordine, che annoverava nel ruolo del protagonista il famoso castrato Senesino e in quello di Cleopatra il soprano Francesca Cuzzoni, una messinscena fastosa e spettacolare, una musica raffinata e di pregevole fattura. Nella continua scansione di recitativi e arie, tipica dell’opera settecentesca, Giulio Cesare racchiude alcune tra le pagine più apprezzate del compositore come il recitativo accompagnato “Alma del gran Pompeo”, intonato dal protagonista davanti all’urna del nemico Pompeo assassinato.
Trama
La vicenda è ambientata ad Alessandria d'Egitto e prende le mosse dall'episodio storico della campagna compiuta da Giulio Cesare nel 48-47 a.C., quando, dopo aver sconfitto il nemico Pompeo nella battaglia di Farsalo, lo inseguì fino alle sponde del fiume Nilo. Il dominio del regno d'Egitto, tributario di Roma, è diviso tra i fratelli faraoni Cleopatra e Tolomeo, ciascuno dei quali cerca a proprio modo di ingraziarsi Cesare e deporre l'altro per ottenere il dominio incontrastato.
Atto I
Giulio Cesare e le sue truppe giungono in trionfo sulle rive del Nilo. Cornelia, moglie di Pompeo, implora pietà per il marito: Cesare gliela accorda, a condizione che Pompeo si presenti di persona. Poco dopo Achilla, generale dell'esercito di Tolomeo, presenta a Cesare un'urna contenente la testa di Pompeo: a ordinare la sua uccisione è stato Tolomeo, che spera così di ottenere il favore di Cesare. Il condottiero rimane invece inorridito dalla crudeltà del re d'Egitto, e chiede immediatamente di incontrarlo per chiedergli conto del misfatto; Curio, tribuno di Cesare, si offre di vendicare Cornelia uccidendo il sovrano, nella speranza che lei si innamori di lui e lo sposi. Cornelia afferma però che un'altra morte non allevierebbe il suo dolore; Sesto, suo figlio, giura invece di vendicare la morte del padre.
Achilla riferisce a Tolomeo dello sdegno di Cesare; il sovrano teme di essersi attirato il suo sfavore, e giura di ucciderlo: Achilla si offre di compiere l'assassinio, chiedendogli in cambio la mano di Cornelia, della quale si è innamorato. Nel frattempo Cleopatra decide di usare il suo fascino per sedurre Cesare: assunte le sembianze della cortigiana Lidia si reca a incontrarlo. Cesare ne rimane in effetti ammaliato. Nel frattempo Cornelia, sconvolta dal dolore, cambia idea e decide di uccidere Tolomeo, ma Sesto promette di farlo al suo posto; Cleopatra, ancora nelle sembianze di Lidia, assicura ai tre l'appoggio della regina d'Egitto e li affida a Nireno, cortigiano di Tolomeo a lei fedele.
Cesare si reca a incontrare Tolomeo; sebbene quest'ultimo gli si mostri amichevole, il condottiero rivela, con abili giochi oratori, di non fidarsi di lui e aspettarsi un tradimento. Irrompono Cornelia e Sesto, che sfida Tolomeo a duello; l'egizio lo accusa di tentato regicidio e dispone che lui e sua madre (della quale si è invaghito) vengano incarcerati; Achilla offre a Cornelia la libertà, purché lei gli si conceda: la donna rifiuta con sdegno, e i due vengono rinchiusi in celle separate.
Atto II
Cleopatra, travestita da Lidia, si reca da Cesare e canta per lui una lode ai dardi di Cupido, riuscendo a farlo innamorare. Cornelia riceve intanto la visita di Achilla e Tolomeo, ciascuno dei quali le giura amore, ma ella rifiuta entrambi, ritenendoli gli assassini del suo amato. Pensando che ormai il suo destino sia segnato, Cornelia tenta di togliersi la vita, ma viene fermata da Nireno, che è riuscito a far evadere Sesto. Nireno rivela che Tolomeo, vedendosi rifiutato, ha deciso di fare di Cornelia una delle sue concubine per poterne disporre a proprio piacimento; il cortigiano ha però escogitato un piano per far infiltrare Sesto nell'harem con sua madre, in modo che possa uccidere Tolomeo mentre è solo e disarmato.
Nel frattempo Cleopatra, ancora nei panni di Lidia, amoreggia con Cesare; irrompe Curio e avverte il condottiero che è stato tradito: i soldati di Tolomeo stanno facendo irruzione nelle sue stanze per ucciderlo. Cleopatra rivela allora la sua identità e implora Cesare di fuggire, ma lui decide di combattere e si precipita ad affrontare i nemici.
Atto III
Tolomeo si reca in visita all'harem, dove cerca di possedere Cornelia; Sesto gli si avventa contro, ma viene fermato da Achilla: il generale annuncia che Cesare è morto nell'agguato della sera precedente. Achilla reclama quindi Cornelia come premio per la morte di Cesare, ma Tolomeo si rimangia la parola e pretende Cornelia per sé. Sesto, devastato, tenta di uccidersi, ma la madre gli rammenta il suo voto: Tolomeo deve morire per mano sua, o Pompeo non sarà vendicato.
Gli ultimi accadimenti hanno innescato la resa dei conti tra Cleopatra e Tolomeo, i cui rispettivi eserciti si scontrano. Furioso per l'ingratitudine di Tolomeo, Achilla medita di tradirlo e schierarsi con Cleopatra; tuttavia Tolomeo, venuto a sapere del suo piano, lo pugnala a morte. In un primo momento, la vittoria sembra arridere a Tolomeo: Cleopatra viene catturata e messa a morte, ma la regina affronta il fratello dicendo che il suo unico rimpianto è aver perso Cesare, di cui si è a sua volta innamorata. Il condottiero però non è morto: sopravvissuto alla congiura, vaga per il deserto.
Sesto va alla ricerca di Sesto per ucciderlo, e trova Achilla moribondo: prima di spirare, il generale gli consegna un sigillo che gli darà il comando su cento congiurati avversari di Tolomeo, consentendogli anche di penetrare furtivamente nel palazzo. Poco dopo, sorprendentemente, ricompare Cesare, che chiede a Sesto di consegnargli il sigillo, promettendo di portare in salvo Cornelia e Cleopatra a costo della vita. Cesare si reca poi a liberare Cleopatra, e i due si alleano contro Tolomeo, che viene sconfitto. Sconvolto, Tolomeo cerca di violentare Cornelia, ma Sesto irrompe e lo uccide: Pompeo è finalmente vendicato.
Cesare e Cleopatra entrano in trionfo ad Alessandria: Cleopatra viene proclamata regina d'Egitto e promette a Cesare la sua totale fedeltà a Roma; i due si dichiarano inoltre amore reciproco. Cesare proclama quindi la liberazione dell'Egitto dalla tirannia, e desidera che la gloria di Roma si diffonda in lungo e in largo.
Programma e cast
Maestro concertatore e direttore: Gianluca Capuano
Regia: Davide Livermore
Scene: Giò Forma
Costumi: Mariana Fracasso
Luci: Antonio Castro
Video: D-Wok
Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino
Giulio Cesare - Raffaele Pe
Cornelia - Fleur Barron
Sesto Pompeo - Nicolò Balducci
Cleopatra - Mariangela Sicilia
Tolomeo - Filippo Mineccia
Achilla - Valerio Morelli
Curio - Huigang Liu
Allestimento dell’Opéra di Monte-Carlo
Cast aggiornati al 30 giugno 2025
Teatro del Maggio
Il Teatro del Maggio è in centro, a ridosso della vecchia cinta muraria della città, al fianco della storica Stazione Leopolda. Il giardino che accoglie i visitatori è Piazzale Vittorio Gui, intitolato al fondatore della Stabile Orchestrale Fiorentina e del Maggio Musicale Fiorentino.
In treno
Santa Maria Novella è la principale stazione ferroviaria di Firenze.
Da lì è possibile arrivare in Teatro con un breve tragitto a piedi (circa 10-15 minuti) oppure prendendo la tranvia (una fermata) o un taxi.
In auto
L’Opera di Firenze è appena fuori dalla zona ZTL.
È possibile parcheggiare nei pressi del Parco delle Cascine o a pagamento nel parcheggio Porta al Prato (Via Elio Gabbuggiani, 7) e nel parcheggio di Piazza Vittorio Veneto.
In bus
Linee C1, C2 e D (fermata Leopolda);
Linee 17 e 23A-B (fermata Via delle Carra);
Linea 17B-C, 22, 23N, 23 e 57 (fermata Pierluigi da Palestrina);
Linee 29, 29B, 29BA, 29BC, 29D, 30A, 30B, 30AC, 35 e 35° (fermata Leopolda – Porta al Prato; Capolinea).
In tranvia
Linea T1 (fermata Porta al Prato – Parco della musica).

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