Fidelio

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Opera in due atti (1814)
Coproduzione con la English National Opera
Consigliata a partire dai 16 anni
In tedesco con sopratitoli in tedesco e inglese.

 

Travestita da uomo e sotto il nome di “Fidelio”, Leonore riesce a guadagnarsi la fiducia del carceriere Rocco e di sua figlia Marzelline, ottenendo così accesso al settore di massima sicurezza dove suo marito Florestan è stato imprigionato despoticamente da Don Pizarro. Florestan è in pericolo di vita, ma questo non ferma sua moglie, decisa a liberarlo. Alla fine, però, solo un emissario del sovrano riesce a salvarli entrambi. Un coro finale utopico illumina il palcoscenico: un appello alla libertà e alla giustizia, ma anche una condanna alle paure e alle limitazioni dell’esistenza umana.

 

Atto I

L'azione si svolge in una prigione a qualche miglio fuori da Siviglia, nel XVII secolo.
Don Pizarro è il governatore della prigione in cui egli stesso ha fatto imprigionare ingiustamente il suo nemico personale Florestan. La moglie di questi, Leonore, vuole ritrovarlo e, travestitasi da uomo e preso il nome di Fidelio, ne intraprende le ricerche. Le informazioni raccolte la indirizzano proprio verso il carcere di don Pizarro. Qui, per scoprire se Florestan è tra i prigionieri, fa in modo di entrare nelle grazie di Rocco, il carceriere, e, involontariamente, entra anche in quelle di Marzelline, la figlia di lui, che se ne invaghisce sdegnando le attenzioni di Jaquino, il giovane portiere della prigione.

Nel frattempo don Pizarro viene informato con una lettera dell'imminente arrivo del ministro di stato don Fernando, e teme che questi possa scoprire l'arbitrio commesso con l'arresto illegale di Florestan, che don Fernando ben conosce. Dà ordine, dunque, a Rocco di uccidere il prigioniero ricevendone, però, un rifiuto. Costretto a commettere personalmente il delitto ottiene, però, che Rocco prepari la fossa. Fidelio assiste al colloquio e sospetta che il prigioniero di cui parla don Pizarro sia proprio Florestan. Per scoprirlo convince Rocco a far uscire in cortile tutti i prigionieri, ma Florestan non si trova tra questi e Fidelio, rassegnato, non può far altro che seguire Rocco nelle segrete per aiutarlo a scavare la fossa.

 

Atto II

Libretto Edizione Barion
Florestan giace incatenato nel buio della segreta e si lamenta della perduta libertà. Entrano Rocco e Fidelio, che si era deciso a salvare comunque il prigioniero chiunque egli fosse. Non appena ne ode la voce invocare il nome "Leonore", però, riconosce subito in lui il marito. Quando don Pizarro arriva per ucciderlo, Fidelio lo affronta e gli rivela la sua identità, ma il governatore è ben deciso a uccidere entrambi.

Uno squillar di tromba annunciante l'arrivo del ministro fa frettolosamente uscire don Pizarro dalle segrete, mentre Leonore e Florestan si abbracciano esultanti. Nella piazza del castello il ministro dà ordine che i prigionieri siano liberati e ascolta da Rocco il resoconto dei fatti. Leonore toglie personalmente le catene al marito e, mentre i crimini di don Pizarro vengono smascherati, si leva un coro in lode dell'eroina.

Programma e cast

Durata: circa 2 ore e 50 minuti

Direttore d’orchestra: Yoel Gamzou
Regia: Calixto Bieito
Scenografia: Rebecca Ringst
Costumi: Ingo Krügler
Luci: Reinhard Traub
Assistente coreografa: Heidi Aemisegger
Drammaturgia: Andrea Schönhofer
Coro: Christoph Heil

Don Fernando: Alexander Grassauer
Don Pizarro: Josef Wagner
Florestan: Benjamin Bruns
Leonore: Johanni van Oostrum
Rocco: René Pape
Marzelline: Mirjam Mesak
Jaquino: Caspar Singh
1° Prigioniero: Dafydd Jones
2° Prigioniero: Paweł Horodyski

Bayerisches Staatsorchester
Coro della Bayerische Staatsoper

Nationaltheater

Il Nationaltheater (Teatro Nazionale) è un teatro di Monaco di Baviera, sito nella Max-Joseph-Platz.

 

Il teatro venne commissionato da Massimiliano I e il progetto venne affidato all'architetto Karl von Fischer, che lo ultimò nel 1818. L'edificio venne distrutto da un incendio nel 1823 e venne riedificato nel 1825, su progetto di Leo von Klenze. In quella particolare situazione, per riedificare il teatro fu autorizzata una eccezionale tassa su tutta la birra prodotta a Monaco di Baviera. L'edificio venne costruito in stile neoclassico, ispirandosi all'architettura dei templi greci. Anche l'interno del teatro rispetta i canoni della classicità greca. L'auditorium ha una forma circolare ed è decorato in rosso porpora, avorio, oro e azzurro. È circondato da cinque ordini di palchi, con al centro il palco reale.

 

Il Nationaltheater è molto facile da raggiungere sia in auto che con i mezzi pubblici MVV. 

 

Con i mezzi pubblici MVV 

S-Bahn: S 1-8 Marienplatz 
U-Bahn: U 3, 6 Marienplatz, U 3-6 Odeonsplatz 
Bus: 52, 131 Marienplatz, 100 Odeonsplatz 
Straßenbahn: 19 Nationaltheater 

Il giorno dello spettacolo, titolari di biglietti regolari hanno il diritto di utilizzare il trasporto pubblico fornito dal Münchner Verkehrsverbund (MVV). Il servizio inizia alle 03:00 rispettivamente tre ore prima dello spettacolo inizia e termina con l'ora del MVV chiusura. 

 

In auto 

Prendere la Altstadt-Ring per Maximilianstraße. 

Garage Max-Joseph-Platz: aperto Lunedi alla Domenica dalle 06:00 a 02:00 

È possibile usufruire dello speciale teatro parcheggio di Euro 10, - da 06:00 a 08:00 presentando i biglietti di ammissione.

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